I salumi IGP e DOP rappresentano due importanti denominazioni che identificano la tipicità di un prodotto agroalimentare, garantendone la qualità, la sicurezza e la tutela del territorio di provenienza. Ma qual è la differenza tra le due denominazioni?
La DOP, acronimo di Denominazione di Origine Protetta, riconosce quei prodotti il cui valore e tipicità sono strettamente legati ad un particolare ambiente geografico. Questo significa che tutte le fasi della produzione, trasformazione ed elaborazione devono avvenire esclusivamente nell’area geografica delimitata, seguendo un preciso disciplinare di produzione e rispettando la ricetta tradizionale. In altre parole, il prodotto deve essere originario di un paese o di una regione, le cui caratteristiche e qualità sono dovute principalmente all’ambiente geografico e alla cultura locale.
D’altro canto, la sigla IGP, che significa Indicazione Geografica Protetta, identifica una particolare specialità alimentare, prodotta in una determinata zona geografica alla quale può essere attribuita una specifica qualità, reputazione o un’altra caratteristica. In questo caso, almeno una fase della produzione, trasformazione o elaborazione deve avvenire nell’area delimitata, seguendo un disciplinare di produzione preciso, che ne garantisce la qualità e le caratteristiche distintive.
Entrambe le denominazioni tutelano i prodotti tramite un approccio territoriale, basato sull’ambiente geografico e sulle tecniche di produzione locali, garantendo così una qualità superiore e una sicurezza alimentare per i consumatori. Inoltre, il riconoscimento di una denominazione di origine è un’importante opportunità di sviluppo economico per le regioni, poiché stimola la produzione di prodotti locali e favorisce la loro commercializzazione.
Come ottenere le denominazioni
Tuttavia, per ottenere il riconoscimento di DOP o IGP, è necessario rispettare rigorosamente il disciplinare di produzione, che definisce le modalità di coltivazione, trasformazione, conservazione e commercializzazione dei prodotti. Il disciplinare costituisce la parte centrale della certificazione, poiché stabilisce le specifiche garanzie di qualità fornite al consumatore che acquista il prodotto.
Il sistema di produzione DOP e IGP sta crescendo costantemente in risposta all’attenzione sempre maggiore dei consumatori per la qualità alimentare, la tipicità dei prodotti e il legame tra il prodotto e il territorio di origine. Per questo motivo, il riconoscimento di una denominazione di origine rappresenta un valore aggiunto per il produttore, che può vantare un prodotto unico e di alta qualità, ma anche per il consumatore, che può acquistare un prodotto autentico e garantito.
In definitiva, la differenza tra le denominazioni IGP e DOP sta nel fatto che la prima riconosce il valore di una particolare specialità alimentare prodotta in una determinata zona geografica, mentre la seconda riconosce la tipicità del prodotto legata strettamente all’ambiente geografico di origine. Entrambe le denominazioni, IGP e DOP, sono quindi molto importanti per i consumatori, poiché garantiscono l’origine e la qualità dei salumi e di altri prodotti agroalimentari. Inoltre, rappresentano un importante strumento per la tutela delle produzioni tradizionali, della biodiversità e dell’economia delle aree geografiche interessate.
I costi
È importante sottolineare che i prodotti con la certificazione DOP e IGP hanno un prezzo leggermente più elevato rispetto ai prodotti simili senza la certificazione. Questo perché il processo produttivo richiede più tempo e impegno, il controllo sulla filiera è più rigoroso e i costi di produzione sono più elevati. Tuttavia, la qualità del prodotto finale e la sicurezza alimentare sono garantite, il che rappresenta un vantaggio non trascurabile.
In Italia, ci sono molte specialità di salumi che hanno ottenuto la certificazione DOP o IGP, tra cui il prosciutto di Parma DOP, la mortadella di Bologna IGP, la coppa di Parma DOP, la pancetta di Calabria DOP, la soppressata di Calabria IGP e molte altre. Ciascuna di queste specialità ha caratteristiche specifiche e peculiarità legate al territorio di produzione e alla tradizione locale.