Dalla Sicilia, le grandi DOC che hanno fatto la storia

Dalla Sicilia, le grandi DOC che hanno fatto la storia

La Sicilia è stata crocevia di antiche civiltà, ed oggi, come allora, resta una delle maggiori industrie vinicole europee.

Greci, fenici, arabi hanno dominato questa stupenda isola, lasciando in eredità, un po’ delle loro tradizioni vinicole, che nell’isola più grande del Mediterraneo, però, era già presente dal 4000 aC.

Del resto, il clima secco e caldo dell’Isola, è perfetto per la produzione di vino, grazie a queste peculiari condizioni, infatti, di riducono le possibilità che il mosto sviluppi muffe, specialmente dove soffiano le brezze costiere.

La storia vinicola siciliana ha subito alti e bassi, fino agli anni 80, quando un rinato interesse per questi vini, ha spinto a un’accelerazione delle tecniche di vivicultura siciliane e ha trasformato la Sicilia in una fucina delle migliori etichette al mondo.

Le tre uve rosse siciliane: Nero d’Avola, Frappato e Nerello Mascalese.

Il Nero d’Avola è l’uva rossa più coltivata e conosciuta sull’isola e produce vini dsl colore e sapore carateristici:

ha una struttura moderata, una buona acidità e tannini nedio/morbidi I vini a base di Nero d’Avola, hanno il sapore dei frutti scuri, di osttobosco e spezie.

Il nero d’Avalo è un vino che si può bere da giovan, quando il suo stile è allegro e dinvolto, o invecchiato, quando diventa contemplativo e profondo.

Il Nero d’Avola è l’uva principale utilizzata nella produzione del Cerasuolo di Vittoria, l’unica Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG) della Sicila.

Il Frappato , è un uva utilizzata per il blend con altri vini, ma può essere trovata anche in purezza.

Anche quest’uva, una volta poco considerata, oggi è tornata alla ribalta come una fra le più amate dai sommelier di tutto il mondo, per il suo tono scuro e il profumo floreale.

I vini prodotti con il Frappato tendono a essere vini dalla buona bevuta, con tannini morbidi e abbastanza vellutati.

Il Nerello Mascalese è un’uva che nasce dai terreni vulcanici dell’etna e produce vini rossi estremamente eleganti, tanto da attirare l’attenzione degli esperti negli ultimi due decenni.

I vini di Nerello Mascalese sono intensi con note di pepe, chiodi di garofano e cannella anche grazie al blend con vino Nerello Cappuccio, un’uva rustica e speziata.

La Doc bianca Siciliana

Il Catarratto è l’uva bianca più coltivata in Sicilia e produce deliziosi vini morbidi e secchi.

Il Catarratto, insieme al Grillo e Inzolia sono utilizzati come ‘uvaggio base del Marsala, che è una delle maggiori produzione di vino bianco dell’isola.

Il Grillo, da solo, ci regala un vino bianco e secco di medio corpo, dal sapore di pesca e frutti estivi.

Il Grillo è alla base di molti vini dell’isola, affascinanti e dalla grande beva.

Sull’Etna, invece, troviamo il Carricante un Sicilia DOC, che è il vino base per gli Etna Bianco: un vino secco e di medio corpo, vivace grazie alla sua spiccata acidità e freschezza.

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