Come conservare l’olio: Latta o Bottiglia? “Il Pino e la Querce” ti da la risposta.

“Il Pino e la Querce” assicura un olio extravergine Toscano di altissima qualità. I metodi di lavorazione consistono nella raccolta a mano entro e non oltre il mese di novembre, successivamente frante entro 24 ore dalla raccolta. La qualità si denota dall’imbottigliamento allo stato grezzo, l’olio acquisisce una densità, colore e aroma fruttato unici nel loro genere. Latta di Olio extra vergine di oliva propria produzione, qualità e gusto sono le parole chiave per la scoperta di questa eccellenza. 

Qui scopriamo: 

  • la storia dell’uso della latta per l’olio; 
  • i materiali dell’olio;
  • l’olio “Il Pino e la Querce”.

La storia dell’uso della latta per l’olio

Un tempo si utilizzava l’anfora per la conservazione e il trasporto dell’olio, oggi è la bottiglia di vetro verniciata. La commercializzazione dell’olio ha fatto si che ogni produttore cercasse in qualche modo di differenziare il proprio prodotto rispetto alla concorrenza, ma come raggiungere tale obiettivo? Raccontare la storia del contenuto attraverso la confezione. 

I primi ad esportare grandi quantità di olio d’oliva furono proprio i Greci utilizzando anfore molto particolari chiamate SOS. 

In seguito, i Romani perfezionarono questo sistema di confezionamento creando delle anfore con imboccature molto più piccole, forme diverse le une dalle altre. 

È solo durante il Medioevo che il contenitore cambia completamente forma diventando più piccolo, adatto all’uso diretto e con il tempo, la terracotta viene pian piano sostituita da vetro e metallo.

Il Novecento porta con sé una grande innovazione. Questo è il periodo in cui si inizia a vendere l’olio in contenitori di vetro o metallo dalle misure diversificate. Venivano utilizzati diversi sistemi commerciali, ma il più gettonato era il metodo porta a porta: l’obiettivo è quello di soddisfare il consumatore finale offrendogli qualcosa in più, qualcosa di diverso, che lo spinga a scegliere un prodotto piuttosto che un altro. Per parlare di marketing e confezionamento su larga scala, si dovranno attendere gli anni ’70 con la nascita dell’olio extravergine; da quel momento in poi il prodotto non verrà più venduto sfuso. 

I materiali dell’olio

Se si osserva il mercato internazionale, si noterà un fenomeno che agli occhi di un italiano risulterà alquanto strano: l’olio è maggiormente venduto in contenitori di plastica, materiale sicuramente non idoneo, ma più conveniente per prezzo e peso. 

Ovviamente questa è una di quelle cose che stupirebbe chiunque se vi si trovasse davanti in uno scaffale del supermercato, ma come per noi Italia risulta normale comprare latte, olio di semi o acqua in bottiglie di plastica, nel resto del mondo è normale acquistare l’olio extravergine d’oliva in contenitori che non siano di vetro o metallo. 

A differenza di quanto succede in Europa, nel resto del mondo il metallo, più precisamente la latta, vengono usati solo per il confezionamento di oli pregiati, con alte fasce di prezzo. In Europa, soprattutto in quella centrale e meridionale, l’utilizzo della latta viene impiegato per ogni tipo di produzione. Grazie alla grande diffusione commerciale, per facilitare l’identificazione del contenuto, i commercianti di olio d’oliva hanno spinto gli imbottigliatori a creare confezioni sempre più particolari.  

L’olio de Il Pino e la Querce”

La Latta che “il Pino e la Querce” utilizza per l’imbottigliamento, è direttamente proporzionale alla elevata qualità del suo prodotto. Il sottovuoto garantisce una costante qualità dell’olio per uso domestico. Versare l’olio? Ormai un gioco da ragazzi! Non ci sarà l’incomodo di dover aprire una bottiglia, ma soprattutto garantisce la certezza di una conservazione comoda e conveniente. 

La confezione assicura una conservazione eccellente, impedendo all’ambiente esterno di contaminare il prodotto in quanto il rubinetto non lascia penetrare aria al suo interno.

La spedizione e il trasporto diventano più semplici grazie all’impiego della latta che, a differenza delle bottiglie, risultano essere più leggeri e meno fragili. 

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