Un progetto efficace di integrazione di sistemi permette di valorizzare investimenti e piattaforme per poter espandere la propria attività nell’industria 4.0.
L’integrazione di sistemi è il prerequisito per ottenere, sul piano dell’IT, ma non solo, la giusta flessibilità, con l’obiettivo di servire con sempre maggiore rapidità i propri clienti.
Qui parliamo di:
- Quando serve un integratore di sistema.
- Qual è l’approccio per una corretta integrazione dei sistemi.
- Opus automazione e il suo ruolo.
Più che di progetti, bisognerebbe parlare di processo. Quello della digital transformation è infatti a tutti gli effetti un percorso evolutivo. Le organizzazioni, come l’architettura IT, devono essere sempre pronte a mutare, a crescere in termini di nuove competenze e funzionalità.
Quando serve un integratore di sistema
Dalla creazione di nuove divisioni e funzioni aziendali, passando per l’implementazione di canali di vendita o procedure logistiche, oggi niente può prescindere dalla garanzia che una volta avviati o messi in comunicazione tra loro, gli strumenti di raccolta, conservazione ed elaborazione dati di una parte e dell’altra funzionino senza intoppi e in tutta sicurezza. È in queste circostanze che si rende necessario un integratore di sistema.
Semplificando ai minimi termini, l’integrazione dei sistemi e l’implementazione è la costruzione dei canali di collegamento e interconnessione tra piattaforme eterogenee. Un’interconnessione che non solo mira a rendere possibile la condivisione delle informazioni e del portfolio applicativo, estendendola, ma che punta anche a realizzare sinergie tra le risorse dei singoli elementi, sprigionando potenziale inespresso e mettendolo al servizio di operatori, utenti di business e, soprattutto, clienti.
Il panorama tecnologico si sta evolvendo in funzione del raggiungimento della massima interconnessione delle piattaforme. Esistono diversi approcci e filosofie alla creazione di un ecosistema in cui applicazioni e dati possano fluire nel modo più efficiente possibile. La tecnologia è ormai a portata di mano, sempre più accessibile e a costi relativamente contenuti. Ma un conto è riuscire ad agganciare nuovi elementi e funzionalità ai sistemi core aziendali, altro conto è saperli integrare efficacemente, soprattutto prevenendo possibili incompatibilità con i software e gli hardware già presenti.
Qual è dunque l’approccio per una corretta integrazione di sistemi?
Bisogna puntare su architetture specifiche, che proprio in risposta alla crescente necessità delle imprese di far comunicare i propri sistemi permettono di dare vita ad ambienti interoperabili. Parliamo di soluzioni adatte alle imprese e ai diversi settori, parliamo di personalizzazione dei software in base alle necessità riscontrate! Gli approcci che si possono adottare sono tantissimi, ciascuna impresa deve poi valutare quali valorizzano al meglio i suoi asset, digitali e non!
Opus automazione e il suo ruolo
Ecco che, in questo disegno, opus automazione opera come integratore di sistema: ogni applicazione viene progettata secondo le specifiche del cliente, analizzando e ricercando la soluzione tecnologica più vicina ad ogni esigenza.
Il risultato è un prodotto avanzato, rispondente ai requisiti tecnici richiesti. L’azienda segue tutte le fasi che portano al prodotto finito e segue post istallazione con un servizio di assistenza 24h su 24.